E ADESSO COSA FACCIO?

mondo del lavoro
Webinar: e adesso cosa faccio?

Chiarire i dubbi sul mondo del lavoro

Nella mattinata di giovedì 12 novembre, il Dr. Catalano ha tenuto l’incontro dal titolo “E Adesso Cosa Faccio?” con lo scopo di aiutare studenti laureandi e neolaureati a chiarire i dubbi e rispondere alle domande inerenti al mondo del lavoro successivo alla laurea magistrale in Psicologia.

Come è solito fare, il Dr. Catalano ha posto da subito l’incontro sul piano pratico, chiedendo ai partecipanti connessi di interagire facendo anche domande in prima persona, riferite alle loro esperienze personali. L’obiettivo era proprio quello di lasciare ai partecipanti la possibilità di esprimere le loro preoccupazioni e cercare di aiutarli concretamente.

IL TIROCINIO

Il primo argomento di cui si è andati a parlare è il tirocinio, riferito sia quello curriculare sia quello post-laurea. Si è ribadito come questo tipo di esperienza deve essere sfidante, stimolante e deve dare la possibilità di mettersi alla prova.

Durante la vita lavorativa è fondamentale che ognuno si crei una buona cassetta degli attrezzi, un modo per indicare l’insieme delle competenze e delle capacità pratiche che ognuno ha a disposizione per lavorare. Il tirocinio è sicuramente il primo passo per iniziare ad accumulare abilità utili.

Grazie all’intervento del nostro collega, Dr. Mirko Villano, è stato portato il punto di vista molto interessante di un laureando. Egli ha tenuto a specificare, basandosi sulla sua esperienza, che già dal colloquio, uno studente può capire le potenzialità del tirocinio offertogli. Qui ad EvoForm Consulting, i tirocinanti vengono considerati un valore aggiunto al lavoro effettuato. Con noi il Dr. Catalano utilizza il metodo VUCA, approccio basato sull’incertezza, il che significa che veniamo preparati alle situazioni più difficili, veniamo messi in difficoltà per essere pronti a lavorare in ambienti non ideali.

Tirocinio in smartworking

È stata fatta, da una partecipante, una domanda molto stimolante sul tirocinio in questa situazione di emergenza sanitaria: vista la situazione attuale, è consigliabile svolgere un tirocinio in smartworking oppure è preferibile aspettare condizioni migliori? Grazie anche all’aiuto del Dr. Sabella è stato spiegato come un tirocinio in presenza sia molto più efficace per iniziare ad accumulare attrezzi per la propria cassetta e al momento le università stanno dando la possibilità di continuare in presenza rispettando le normative in vigore.

È quindi stato consigliato all’ascoltatrice di cercare un tirocinio in presenza o in alternativa aspettare condizioni migliori per sfruttare al 100% l’esperienza. Nel frattempo, potrebbe essere buona cosa provare a fare qualche lavoretto che, anche se non in linea con il percorso di studi, dia la possibilità di espandere le proprie competenze anche in altri ambiti.

CONSIGLI PER FARE UNA BUONA IMPRESSIONE

Rispondendo alla domanda di un’altra partecipante, il Dr. Sabella ha approfittato per lasciare agli ascoltatori alcuni consigli pratici per fare una buona impressione quando ci si presenta ad un colloquio di lavoro o di tirocinio.

Per fare alcuni esempi è stato consigliato di guardare le pagine social e il sito dell’azienda per mostrarsi genuinamente interessati; presentarsi con un CV ben scritto e ordinato; allegare un progetto e/o il bilancio delle competenze può essere un grande valore aggiunto; mostrarsi sicuri di sé al colloquio, ma fare attenzione a non sembrare presuntuosi; essere vestiti in modo adeguato al colloquio; leggere bene i requisiti della posizione per cui si sta chiedendo il colloquio, poiché molte hanno parametri stretti che devono essere soddisfatti tutti per ottenere il lavoro.

È consigliabile presentarsi all’azienda come un possibile valore aggiunto, non basta inviare il CV senza testo nell’e-mail, aspettandosi il lavoro in cambio, solo perché si ha il titolo di Dottore dopo aver studiato per cinque anni nozioni teoriche.

MONDO DEL LAVORO ATTUALE

Ai neolaureati il mondo del lavoro può spaventare, può sembrare un campo vastissimo difficile da penetrare. È sicuramente indispensabile informarsi, conoscere tutte le opportunità possibili per fare una scelta consapevole. Uscendo dall’università, citando il Dr. Catalano, uno studente è “inconsciamente inconsapevole”, ovvero non ha tra le mani tutte le carte necessarie per effettuare una decisione cosciente. Per questo è bene guardarsi attorto, ma soprattutto fare tanta esperienza. Il tirocinio post-laurea ha proprio questo obiettivo, introdurre lo studente alla vita fuori dal mondo dello studio. Bisogna saper fare sacrifici, scendere a compromessi per accumulare competenze concrete.

Mondo del lavoro: libero professionista

Lavorare come libero professionista attualmente ha diversi lati positivi e negativi. Da un lato può avere un costo importante da sostenere e può non dare la stessa stabilità economica che un lavoro da dipendente assicura. Inoltre, la gestione delle tempistiche di lavoro è totalmente in mano all’individuo che può scegliere di spegnere il pc alle 18, ma potrebbe ricevere le e-mail sul cellulare e decidere di rispondere anche da casa. Si pensi inoltre ad una donna che pianifica, in un futuro, di voler diventare madre e voglia avere la possibilità di organizzare autonomamente il lavoro. Sicuramente il lato positivo è che un libero professionista con una buona cassetta degli attrezzi, ricca di competenze e abilità è in grado di organizzarsi il lavoro totalmente a suo vantaggio. Per esempio, per uno Psicologo, avere la possibilità di inserire quante più ore di corsi di Formazione è sicuramente utile, anche per via del guadagno che ne ricava.

CONCLUSIONE

Un concetto estremamente importante che i nostri relatori hanno tenuto a sottolineare durante tutta la durata dell’incontro è che bisogna essere in grado di trasformare i momenti di difficoltà in opportunità, l’adattabilità è una competenza chiave per un buon lavoratore. Un esempio che il Dr. Catalano ha voluto riportare è preso da queste circostanze dovute all’emergenza sanitaria.

EvoForm Consulting e i suoi collaboratori hanno dovuto adattarsi alle condizioni di smartworking e iniziare ad utilizzare dispositivi digitali per erogare i propri corsi e presentazioni. Nonostante la lontananza che è sicuramente uno svantaggio, questa situazione ha dato la possibilità di crescere, espandersi utilizzando quotidianamente diversi social, erogare corsi a persone che fisicamente si trovano in tutta Italia e che in presenza non avrebbero potuto esserci. È quindi fondamentale non bloccarsi e saper sfruttare tutte le sfida che la vita offre.

Materiale Webinar

Video-presentazione Webinar: https://www.facebook.com/1873372912977696/videos/627820431216880

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